I deviati by Angelo Vecchio

I deviati by Angelo Vecchio

autore:Angelo Vecchio [Vecchio, Angelo]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Spazio Cultura
pubblicato: 2021-02-01T23:00:00+00:00


Francesco Alotto lascia il letto alle sette. Ha i lineamenti del volto tirati. Borbotta qualcosa, mezze frasi.

A vederlo, si capisce che ha passato una notte agitata. A scuoterlo sarà stato l’improvviso incontro avvenuto sotto casa con quei due sconosciuti. Forse ha collegato la disavventura notturna con il suo progetto di scrivere sui deviati e sulla pedopornografia in particolare. Non sa a chi dirlo, non ancora.

Continua a borbottare frasi incomprensibili. Per sua fortuna non sa del battibecco a tre nell’ufficio di Carlo Rizzuto.

Cosa pensa il lettore, che, come me, segue la storia di Alotto sin dall’inizio? La sua è un’angoscia ingiustificata, oppure è legittima?

Ora, il tormento del giornalista è anche il mio, che lo dovrò seguire giorno dopo giorno e fornire a chi legge elementi sufficienti per potere accennare un parere. Bene. Non mi resta che vedere con quale spirito il giornalista inizia la settimana.

Come tutte le mattine, ascolta prima il giornale radio e di seguito il Gazzettino di Sicilia.

Alle 7:30 va in cucina per prendere il primo caffè, che Rosina ha appena preparato.

«Buongiorno, Rosina. Tutto a posto?»

«Buongiorno a lei, dottore. Ha dormito bene?»

«Sì, grazie,» dice Alotto con una smorfia. Guarda Rosina, che si dà da fare in cucina e muove le labbra per aggiungere qualcosa, ma si blocca.

La mezz’ora successiva la passa alla toilet. Poi, indossa pantaloni e camicia. Alle 8 è già seduto alla scrivania, accende il computer, si avvicina la tastiera, apre il file I deviati e legge l’unica riga scritta:

Un esercito di mostri si aggira per Palermo.

Poi, inizia a battere veloce sui tasti.

Non sono personaggi deformi. Hanno sembianze umane, certo. Ecco perché non si riconoscono subito. Chiunque può cadere nelle loro mani. Sanno pure sorridere, altroché, ma dentro sono come le bestie. Sono feroci e hanno una particolarità, azzannano soltanto i bambini, maschi o femmine, purché siano piccoli, sotto i quindici anni. Perché li preferiscono piccoli? Perché sono indifesi. Questi individui sono il male della terra e hanno inventato un nuovo sistema di sterminio dell’umanità, la pedopornografia.

Forse in questo stesso momento qualcuno sta attirando in una trappola qualche fanciullo o fanciulla per poi abbrancarli. Povere creature, avranno la vita distrutta, per sempre. Già, perché subiranno violenze, nel fisico e nella mente. Gli specialisti dicono che non è facile guarire o dimenticare certe sevizie. Restano come tatuate nel cervello e fanno perdere pure il sonno. C’è chi si agita nel letto e urla.

Poche righe, una dozzina, ma sufficienti per lasciare capire al lettore di quale nuova tragedia si sta occupando Francesco Alotto. Poi altre righe, 30, 40, su questo flagello che sta infestando il pianeta, dal nord al sud, soprattutto i continenti più sviluppati, dove la tecnologia è avanzata. È dalle città e dai Paesi meno progrediti che questi nuovi mostri prendono il cibo per soddisfare i loro appetiti sessuali.

Alle 9, Alotto accende la radio e con le note in sottofondo di un’aria della quale non ricorda l’opera, rilegge quello che ha scritto. Lo fa sempre quando inizia un lavoro che non sa ancora dove lo porterà.

Quando spegne il computer, prende un altro caffè, fa un paio di telefonate e subito dopo è fuori casa.



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